UN`ORA DI LAVORO CONTRO L'EVASIONE RENDE 454 EURO (IL SOLE 24 ORE)

domenica 19 ottobre 2008

Da "IL SOLE 24 ORE" di lunedì 6 ottobre 2008


Controlli fiscali. I risultati dell’Agenzia

UN`ORA DI LAVORO CONTRO L'EVASIONE RENDE 454 EURO

Il 40% del tempo lavorato dagli uomini delle Entrate, malattie e ferie incluse, è riservato a stanare chi si nasconde al Fisco

di Marco Mobili

Oltre quota 136mi1a gli accertamenti effettuati nei primi otto mesi dell`anno Marco Mobili La lotta all`evasione "rende" 454 euro per ogni ora dedicata all`attività. È questa, infatti, la consistenza dell`imposta media accertata sull`intero territorio nazionale per 6o minuti di lavoro: un indicatore di efficienza ed efficacia dell`attività di contrasto e prevenzione messa in campo dal Fisco nei primi otto mesidel2oo8.` E se - come si vede dalla tabella pubblicata in basso a sinistra - dal dato nazionale si passa a quelli regionali si rilevano punte anche di molto superiori, come accade a Bolzano, dove un`ora di impegno complessivo del verificatore "frutta" 2.795 euro e in Lazio, con 805 euro; ma anche in Veneto dove il valore medio è 670, nelle Marche con 611 euro o in Campania con 500 euro.
Del resto, ben il 40% del tempo lavorato dagli uomini delle Entrate - malattie e ferie incluse - è speso nel prevenire e sventare l`evasione. Con casi di eccellenza in regioni come Liguria e Toscana, dove le risorse impiegate - al netto del contenzioso - superano il 42% delle unità complessivamente impiegate negli uffici.
Sono questi alcuni tra i dati più significativi forniti dall`Agenzia e che danno conto dello sforzo prodotto da gennaio ad agosto di quest`anno per aumentare il pressing su; chi non ama il ,passaggio" alle casse dell`Erario: Uno sforzo che ha dato risultati concreti: gli accertamenti ordinari- ha spiegato il Direttore delle Entrate, Attilio Befera, alla Commissione Finanze della Camera mercoledì scorso- sono infatti aumentati del 17% facendo emergere una maggiore imposta totale pari a 5 miliardi e 68o milioni di euro.
Che in termini di imposta media evasa sull`intero territorio significa 41.628 euro.
Il "bottino" incamerato appare in continuità con la. passata gestione, tanto che la maggiore imposta accertata è rimasta so- stanzialmente stabile: a fine agosto 2007 era infatti pari a 5 miliardi e 6o8 milioni di euro, poco diversa dall`attuale. E questo nonostante il numero di accertamenti fosse stato inferiore di 2omila unità. Va però detto che nel conteggio dell`anno passato va registrata una maxi-operazione da 65o milioni che da sola basta a riequilibrare i conti.
Un`altra conferma per il2oo8 di tendenze già in atto arriva ancora dai dati regionali: nella rete del Fisco finiscono sempre` più spesso (per fortuna) i grandi evasori, come testimoniano ad esempio - i risultati ottenuti dalla Dre di Bolzano. I 1.155 accertamenti eseguiti in otto mesi hanno fatto affiorare una maggiore imposta per 176,6 milioni di euro, pari a un valore medio di quasi 153mila euro.
E dinamiche simili si registrano anche in Lazio e in Veneto. La prima regione conta oltre un miliardo di maggiore imposta accertata a fronte di 12.745 controlli, con un accertamento medio da 79mila euro; nella seconda il Fisco ha eseguito quasi 10mila procedure, rilevando maggiori imposte per 609 milioni di euro, con una media di 64 milioni ad atto.
«Due o tre accertamenti "di lusso" e il risultato cambia», avvertono però dall`Agenzia. Si tratta ancora di dati "parziali", rilevati in corso d`anno e che,in alcuni casi (Bolzano e Lazio ad esempio, il che spiega anche la forte "resa" oraria dell`attività spiegata più sopra) possono già ora beneficiare dell`avvenuta chiusura di maxi-accertamenti.
In altre regioni, invece, la stretta anche su procedure rilevanti arriverà a dicembre, come avviene solitamente. E solo allora si potranno fare i conti finali con alcune aree ricche del Paese come Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna.
Tutti i risultati - sia in termini di imposta media accertata, sia di ore dedicate all`attività antievasione - come è ovvio riflettono le differenti peculiarità territoriali e produttive.
E anche la capacità che i verificatori hanno nel porre mano a una pratica piuttosto che un`altra. Va infatti detto che il conteggio delle ore utilizzate nella lotta all`evasione contiene anche il tempo impiegato per procedure che si sono concluse senza aver dato luogo ad alcun accertamento. Ed è indubbio che il "finale di partita" cambi la resa oraria.


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